Il Rio d'Alba è una bella forra, tecnicamente insidiosa e assolutamente non ludica. La cascata finale di 250 metri, molto appoggiata, è tutto sommato la parte più facile del percorso. Le insidie maggiori sono invece rappresentate dalle tante bellissime calate più a monte, spesso strette e perfettamente levigate, dove l'acqua si concentra per finire in pozze di ricezione anguste, pensili o non visibili dall'alto. Percorso di grande soddisfazione ma da affrontare con portate basse.

Accesso: si supera Domodossola in direzione nord e si prosegue fino al bivio per la Val Formazza. Si superano i paesi di Crodo e Baceno, fino a raggiungere Premia, da dove si ha una perfetta veduta della cascata finale. Poco oltre il centro del paese si svolta a destra, in discesa, verso Crego. Al successivo bivio si prende a sinistra e si prosegue fino al parcheggio sotto il villaggio, nei pressi di una caratteristica chiesa con porticato esterno.

Avvicinamento: si sale lungo la strada asfaltata e, dopo circa 200 metri, si imbocca sulla sinistra il sentiero in direzione di Aleccio. Il sentiero è segnato e sale ripido nel bosco, con vari tornanti. Dopo circa 550 metri di dislivello si raggiunge una strada sterrata. Si prende a sinistra, ora in salita più dolce, e si prosegue sempre in direzione di Aleccio (ignorare la deviazione a destra verso i Piani di Aleccio). Giunti al borgo, in bellissima posizione dominante sulla Val Formazza, si scende, continuando sul sentiero segnato, al guado sul rio d'Alba. Le prime cascatelle si evitano in riva sinistra.

Rientro: in riva sinistra si seguono prima il sentiero e poi la mega-copertura di un canale artificiale che riportano a un tornante poco sotto il centro del paese.

Nota: la cascatona, a parte il primo tiro un po' impressionante (occhio a uno sfregamento assassino a - 15), non presenta difficoltà particolari, essendo aperta e appoggiatissima. I tiri sono 55 + 55 + 55 + 30 + 60.