Val di Bares

Bellissimo ed impegnativo percorso alpino: più di 50 dislivelli e innumerevoli pozze. Pur non presentando passaggi particolarmente problematici è assolutamente necessario affrontare la discesa in squadre ridotte, affiatate, ben disposte verso tuffi e disarrampicate e tecnicamente preparate. La mancanza di questi requisiti o la presenza di una portata superiore ai 100-150 l/s può allungare i tempi a dismisura e rendere tutto più complicato.

Fotografie G. Gnecchi

 

Difficoltà: v5 a5 V
Periodo: da giugno a settembre
Lunghezza: 2,5 km
Dislivello: circa 700 m (1300-600)
Calate: 50, calata più alta 28 metri
Ancoraggi: insufficienti - 2005
Tempi: 2h + 6h 30'-8 h + 30'
Navetta: 0 km
Materiale: 2 corde da 60 metri

 

Accesso: da Lecco si segue la SS36 fino allo svincolo per Chiavenna, poco dopo il bivio si prende sulla sinistra una nuova deviazione verso Como. Si procede lungo il lago fino a Gravedona, dove si prende il bivio per Livo. Giunti a Livo si seguono le indicazioni per il Crotto Dangrì, su una strada un po' sterrata ed un po' in cemento. Al termine della strada troviamo il rifugio.

Avvicinamento: dal Crotto si supera il ponte in pietra e si prende la mulattiera a destra che comincia quasi subito a salire in direzione Provego / Bares. Si ignora un piccolo sentiero sulla destra e si prosegue salendo decisamente verso Provego. Si prosegue sul sentiero, si attraversa un torrente e si raggiunge Pianezzola. Attraversato il borgo si continua in diagonale nel castagneto, inoltrandosi a mezza costa nella Val di Bares. Si arriva su un poggio da cui si domina la valle. Proseguendo sempre a mezza costa e sempre in salita si raggiunge Bares, borgo diroccato. Poco oltre il borgo si raggiunge facilmente l'acqua.

Rientro: il percorso termina ad uno sbarramento artificiale. Si segue il sentiero di servizio (molte ortiche!) e si rientra al Crotto con vari saliscendi.

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