Vallon de Brever

Affluente di riva sinistra della Bendola. Percorso remoto e faticosissimo, quasi sempre a secco. La strettoia centrale è splendida ma è preceduta e seguita da lunghi tratti di marcia e disarrampicata. Giunti alla confluenza con la Bendola ci aspettano ancora ore di progressione orizzontale (in acqua) per raggiungere la passerella della Baragne.

Fotografie P. Pierallini

Difficoltà: v5 a3 VI (compreso il tratto di Bendola)
Periodo: primavera durante il disgelo
Lunghezza: circa 7 km
Dislivello: 1190 metri (1700-510)
Calate: circa 15, calata più alta 110 m (20 + 35 + 55)
Ancoraggi: sufficienti - 2010
Tempi: 1h avvicinamento + 9h + 1h 30' rientro
Navetta: circa 35 km su sterrato
Materiale: 3 corde da 60 metri

Accesso a valle: all'uscita autostradale di Ventimiglia seguire le indicazioni per il Colle di Tenda (SS20). Si risale la Valle Roya e dopo Fanghetto si entra in territorio francese. La strada è quindi denominata N204 dai francesi e va seguita fino a raggiungere l'abitato di Breil. Dal paese si prosegue fino alla confluenza con il vallone della Bendola. Continuare fino al bivio per Saorgio Quartier Est / Madonna del Poggio. Si segue la strada in ripida salita e, circa 200 metri prima della chiesetta, si posteggia in corrispondenza di una curva da cui parte una strada sterrata, a volte chiusa da una sbarra (freccia n. 161).

Accesso a monte: si ritorna sulla N204 e si prosegue verso monte per circa 10,5 km, superando St-Dalmas e giungendo al bivio per Briga (la Brigue) sulla strada D43. Giunti a Briga si attraversa il paese e si continua in direzione Notre-Dame des Fontaines. Da qui si prosegue ancora per circa 13 km sulla pista sterrata, detta anche Strada dell'Amicizia (Route de l'Amitiè), fino alla Colla Sanson, ormai sullo spartiacque fra Italia e Francia, dove si trova un bivio con indicazioni per Limone-Triora. Si trascura l'indicazione e si prosegue invece verso sud per altri 3 km (le condizioni della strada peggiorano) lungo il crinale fino a quota 1983, dove si trova un gruppo di caserme diroccate. Si prosegue oltre fino al Col Bertrand dove si lascia l'auto (balise 255c).

Avvicinamento: si segue il sentiero che aggira il Monte Grai e si raggiunge la balise 170c. Trascurare l'evidente e larga mulattiera che sale in direzione sud e scendere invece di pochi metri sotto il colletto, lato Francia, imboccando un sentiero ben segnato che aggira il monte Pietravecchia ad ovest. Si prosegue fino al Colle dell'Incisa (balise 170b). Circa 150 metri prima del colle si scende verso ovest in un canale pieno di sfasciumi (usare corde su albero o fare attenzione).

Rientro: poco prima della passerella della Baragne si esce in riva sinistra e si segue il sentiero che con ripidi saliscendi si dirige verso il Pont de Castou - Saorgio. Se si scende anche l'ultimo tratto di Bendola si esce invece poco prima del Pont de Castou in riva destra. Dal ponte si risale sulla strada sterrata e si prende a destra in salita verso la Madonna del Poggio.

Note:
1. attenzione alla portata della Bendola, a inizio stagione le strettoie possono essere problematiche
2. dalla passerella della Baragne si può continuare nel torrente scendendo per altre 2 ore la cosidetta "Bendola Mediane", splendida serie di corridoi allagati; in questo si esce invece poco prima del Pont de Castou in riva destra
3. la pista sterrata è percorribile in auto, risparmiando 1 ora al ritorno… a rischio multa
4. è consigliabile prendersela comoda e bivaccare poco dopo la confluenza con la Bendola

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