Grotta Donini

Spettacolare grotta "passante", percorribile come una forra, dall'alto in basso. Il percorso è sempre piuttosto ampio e piuttosto semplice da trovare, le sale sono immense e splendide, se si ha la fortuna di trovare l'acqua giusta si faranno interminabili nuotate in laghi sotterranei immensi. Degno finale di una discesa superba, una cascata da 50 metri che sbuca in parete. Assolutamente imperdibile, anche per chi non ama la spelelogia.

Accesso: Si segue la strada per circa 2,5 km, fino ad un bivio dove prendiamo a destra. Poco dopo il bivio la strada diventa sterrata e siamo ormai su uno spettacolare altopiano. La strada prosegue fra saliscendi, si trascurano altri sterrati secondari, si attraversa la parte alta della codula di Orbisi su un ponte e si prosegue fino agli ovili di Campos Bargios. Da qui si segue la strada a fianco del pascolo per 800 metri, fino a quando la strada diventa lastricata. Si prosegue per altri 1,5 km circa in mezzo al bosco su strada sempre lastricata fino al parcheggio, una rotonda intorno ad un enorme leccio dove termina il lastricato. Siamo a circa 9,5 km dall'inizio dello sterrato.

Avvicinamento: si sale sul dosso dove si trovano gli ovili di Sedda Arbaccas. Da qui una traccia di sentiero scende in pochi minuti nel greto della Codula. L'ingresso (a volte attrezzato con corda fissa) si trova in riva destra, circa 300 metri a valle del punto di discesa nel greto, proprio sotto un gigantesco leccio (per la verità di grandi lecci ce ne sono parecchi, ma insomma… proviamo a dare qualche riferimento in questo mare di calcare!)

Rientro: dalla terrazza sotto all'ultimo risalto si scavalca un dossetto che fa da spartiacque fra il torrente che fuoriesce da Donini e la Codula di Orbisi, quindi si scende alla base della Grotta dei Colombi (uscita di Orbisi). Si attraversa il greto e poi, con una breve e facile arrampicata in riva sinistra, si raggiungono tracce (molto rade) di sentiero. Si prosegue tagliando a mezza costa per una quindicina di minuti, fino a raggiungere il sentiero, evidente, che risale lo spartiacque dello Schinale 'e s'Arraiga. Da qui si risale verso Sedda Arbaccas.