Rio Gandolfi

Il percorso del Rio Gandolfi è particolarmente adatto ai neofiti: alcune belle cascate, un toboga, due brevi strettoie, qualche risalto da disarrampicare ed un po' di progressione su greto. Tutto quanto può essere utile per un primo approccio al torrentismo con molteplici possibilità di comode scappatoie.

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Difficoltà: v3 a2 II
Periodo: aprile-ottobre
Lunghezza: circa 1,5 km
Dislivello: 200 metri (475-275)
Calate: 7, cascata più alta 24 metri
Ancoraggi: speditivi - 2012
Tempi: 40' avvicinamento + 2h + 5' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 1 corda da 60 metri

 

Accesso: si lascia la autostrada A10 al casello di Genova Pegli. Si prende la SS1 Aurelia in direzione Savona, si attraversa il ponte sul Varenna e poco dopo si svolta a destra in direzione di San Carlo di Cese. Si risale la lunga Val Varenna per circa 7 km e dopo un tratto di strada piuttosto incassato (pare sia un tratto di greto fossile del Varenna stesso), in prossimità di alcune case isolate, troviamo sulla sinistra un cartello indicante l'Itinerario n° 2 "Ecologia in città", con segnavia X rosso. Si può parcheggiare in uno slargo sulla destra un centinaio di metri più avanti (al massimo 3 auto).

Avvicinamento: si torna alla partenza del sentiero, si scende nel greto del Varenna, si passa sopra una serie di passerelle e si cominica a risalire la valle del Rio Gandolfi, affluente in riva destra del Varenna. Si segue il sentiero segnato dalla X rossa, che guada più volte il rio. Prima del quarto guado si nota l'evidente cascata di 24 metri, la più alta del percorso. Si passa quindi per l'ultima volta in riva sinistra e si sale ancora fino ad un roccione che segna l'inizio del percorso, in una zona molto aperta della valletta. Sul lato ovest del roccione si trovano alcuni vecchi ancoraggi per arrampicata, salendo oltre si giungerebbe a un quinto guado con il sentiero che abbandona la valle del Rio.

Rientro: in vista della confluenza prendere le passerelle e tornare sulla strada.

Prima discesa: giugno 1995 A. Petrozzi, N. Pizzorni

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