Marmitte dei Giganti (Fosso dell'Anguillaia)

Percorso perennemente a secco che, nel suo insieme, ha caratteristiche simili ad un percorso di escursionismo avanzato più che di vero e proprio torrentismo. L'accesso è infatti divertente ma non banale, richiede anche alcune arrampicatine in salita lungo il Fosso del Fatonero, mentre la discesa delle poche calate del Fosso dell'Anguillaia non presenta difficoltà di sorta.

 

Difficoltà: v3 a1 III
Periodo: primavera ed autunno
Lunghezza: 0,5 km circa
Dislivello: 150 metri (850-700)
Calate: 7, calata più alta 12 metri
Ancoraggi: speditivi - 2007
Tempi: 2h avvicinamento + 1h 30' discesa + 10' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 1 corda da 60 metri

 

Accesso: si lascia la A12 al casello di Massa, si attraversa la cittadina, seguendo le indicazioni per Antona. Si sale ancora fino a Pian della Fioba e si passano le gallerie sotto il Monte Pelato, sino a raggiungere Arni, nel cuore delle Alpi Apuane, proprio sotto il Monte Sumbra. Da Arni si scende verso Castelnuovo Garfagnana e, poco a valle della località Tre Fiumi, si supera una galleria e dopo circa 500 metri si lascia l'auto allo sbocco del Fosso Anguillara, che si trova in riva sinistra del Turrite Secca.

Avvicinamento: si risale la strada fino allo sbocco del Fosso del Fatonero; dalla strada un ometto segnala il punto di discesa verso il greto del Turrite. Lo si attraversa e si risale per pochi metri fino all'uscita del Fatonero. Si risale seguendo i segnali gialli con brevi tratti di arrampicata fino ad un punto in cui la forra si riallarga. Da qui si prende in riva sinistra (sulla destra per voi che state salendo) per prati molto ripidi e con tratti di roccette. Si punta verso un colletto (1049 m) che dà accesso al Fosso dell'Anguillara (1h 30). Sul colletto ci sono degli affioramenti di calcare molto lavorato dall'acqua che ha creato dei larghi solchi. Da qui ci si abbassa, tenendosi verso monte (direzione nord), fino a raggiungere il letto di questo fosso, nel quale si entra circa 200 m più in basso. Scendendo invece verso est, perpendicolarmente al crinale, si trovano altri segni gialli che portano all'ingresso di alcune grotte e, con passaggi anche leggermente esposti, infine al fosso, seppure a valle delle prime due calate.

Rientro: si esce in riva destra nei pressi di una vecchia cava e, giunti alla confluenza con il Turrite Secca, lo si attraversa tagliando verso monte fino ad una comoda mulattiera che risale alla strada, nei pressi delle auto.

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