| Difficoltà: | v5 a4 III | 
| Periodo: | luglio-settembre | 
| Lunghezza: | circa 1,5 km | 
| Dislivello: | 275 metri (775-500) | 
| Calate: | 10, calata più alta 40 metri (15+25) | 
| Ancoraggi: | insufficienti - 2011 | 
| Tempi: | 1h 30' avvicinamento + 4h + 45' rientro | 
| Navetta: | 0 km | 
| Materiale: | 2 corde da 60 metri | 
| Accesso: uscire dall'autostrada A26 all'uscita di Verbania e imboccare la statale verso la città; dopo circa 4km, subito dopo una grossa rotonda, sulla sinistra si trova il bivio per Cossogno. Salire fino a Bieno, raggiungere San Bernardino e prendere quindi per Rovegro. Da qui proseguire sulla strettissima strada (camper vietati) che porta al paesino di Cicogna. | 
| Avvicinamento: all'ingresso del paese, sull'esterno di un tornante, parte un sentiero segnato per (fra gli altri) Pogallo, Tregugno e Pian Cavallone. Dopo un breve tratto su sentiero lastricato si incontra un altro bivio segnalato: prendere a destra per Tregugno e Pian Cavallone. Si scende ripidamente fino al ponte di Corte Borlino e si risale velocemente alle poche case omonime. Si prosegue salendo, sempre su sentiero segnato (anche se un po' infrascato e ripido), fino al bel borgo di Tregugno e da qui, ora con tratti a mezza costa, si raggiungono altri ruderi. Da qui, sempre tagliando il fianco della montagna in mezzo a folta vegetazione di felci, si continua fino a Teggia, alpeggio dove si trovano alcune case "quasi intere". Si prosegue su un'evidente mulattiera che sfrutta alcuni muretti a secco e in pochi minuti si raggiunge facilmente il greto del torrente. | 
| Rientro: poco dopo l'ultima strettoia, sulla destra si scorge il rudere di una minuscola costruzione in pietra (poco più che una dispensa). Da qui si sale su vaghissime e ripide tracce fino a riguadagnare il crinale nei pressi di alcune baite (Corte Borlino) incontrate sul sentiero di avvicinamento. Si ridiscende al ponte e si ripercorre il sentiero fino a Cicogna. | 
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