Rio Torbido

Il Rio Torbido percorre la valletta che dalle Gole di Sisa scende verso la Doria, in pieno comune di Genova. A un primo tratto più verticale (in realtà un affluente, il Rio Doasco) segue il Rio Torbido vero e proprio, suborizzontale, dove troviamo un bellissimo scivolo di circa 10 metri (vedi video), vero motivo di interesse del percorso.

 

Difficoltà: v3 a2 II
Periodo: primavera e autunno, meglio dopo piogge
Lunghezza: circa 0,9 km
Dislivello: 190 metri (370-180)
Calate: 8, calata più alta 20 metri
Ancoraggi: speditivi - 2011
Tempi: 15' avvicinamento + 1h 30' + 20' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 1 corda x 60 metri

 

Accesso: si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Genova Est. Al termine del casello si seguono le indicazioni per Piacenza, verso nord. Si percorre la strada a 4 corsie che risale la riva sinistra del torrente Bisagno fino alla frazione della Doria, dove si attraversa il torrente in direzione Creto / Montoggio. Si aggira un'abitazione, si torna verso il centro città per pochi metri e si svolta a destra, sempre in direzione Creto / Montoggio. Si prosegue in salita sulla SP 13 fino alla frazione di Aggio, abbarbicata fra i vari tornanti della strada. Superata la chiesa del paese si prosegue fino al tornante successivo. 100 metri dopo questo, sulla sinistra, si trova uno spiazzo che può accogliere 3-4 auto.

Avvicinamento: pochi metri a monte del parcheggio comincia un viottolo in pianura (Passo Doasco). Lo si segue per circa 15 minuti fino a incontrare il Rio Doasco (riconoscibile da una mini passerella in cemento).

Rientro: circa 150 metri dopo avere superato il maleodorante affluente di riva destra (evitare l'acqua) che si incontra subito dopo l'ultimo scivoletto, in corrispondenza di un "piattone" di pietra molto ampio (almeno 100 mq) si nota una vecchia mulattiera, non mantenuta ma ancora riconoscibile. Dopo pochi minuti di salita si stacca sulla destra una traccia poco visibile che sale verso la recinzione di una baracca. Si aggira a sinistra la baracca, si segue in pianura la recinzione per qualche metro e si ricomincia poi a salire fra le fasce, sempre sulle tracce, ora abbastanza evidenti. Si sbuca infine in una crosa (un viottolo pedonale) che si prende in salita fino a raggiungere la strada asfaltata. Attraverso altre ripide salite pedonali si tagliano i tre tornanti intorno alla chiesa, fino a raggiungere nuovamente la strada, circa 200 metri a monte delle auto.

Prima discesa:
01/05/2011 S. Benza, M. Bonizzone, V. Calvelli, A. Mangili, A. Michelis, C. Milesi, M.Pilato, C. Roccati, B. Rovere, R. Schenone

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