Ruisseau de Vivaggio


Percorso un po' discontinuo ma divertente e abbastanza completo. Parecchi i tuffi e poche le calate obbligatorie, di cui una di quasi 40 metri e un'altra che richiede un lungo mancorrente con punti intermedi. Con portate normali nessun problema, con portate superiori alla norma alcuni passaggi potrebbero essere non banali.

Fotografie A. Balbi e S. Belotti

Difficoltà: v4 a2 III
Periodo: primavera e autunno
Lunghezza: circa 4 km
Dislivello: 325 metri (450-125)
Calate: 6, alcune evitabili, calata più alta 40 metri
Ancoraggi: buoni - 2011
Tempi: 1h avvicinamento + 3h 45' + 15' rientro
Navetta: 0 km
Materiale: 2 corde da 60 metri

Accesso: da Bonifacio si prende la N196 in direzione di Sartene. Si supera il bivio per Figari e si svolta poco dopo a destra, sulla D22, in direzione di Poggiale. Prima di raggiungere il paese si svolta a sinistra in direzione di San Gavino, piccolo centro abitato dove termina la strada. Parcheggiare prima delle case in uno spiazzo sulla destra.

Avvicinamento: si entra nel borgo e dopo lo gite d'étape si prende a destra una salitella cementata. Dopo una ventina di metri si gira a sinistra su uno sterrato e quindi immediatamente a destra, immettendosi nel sentiero per le Bergeries de Naseu (scritta su una pietra). Si sale decisamente per circa 35-40 minuti, fino a raggiungere una zona quasi pianeggiante. Sulla sinistra si scorgono i resti di un muretto e qui, subito dietro il muro, parte una vaga traccia che attraversa la macchia con lievi saliscendi. Si segue la traccia (presenti radi ometti di pietra) fino a quando diventa parallela al greto del torrente.

Rientro: subito dopo una bella pozza sovrastata da un enorme menhir di granito si incontra un lungo tratto di marcia (circa 20') nella famigerata macchia corsa, dapprima in riva sinistra, poi in riva destra, seguendo come si può un tubo nero di gomma. Riguadagnata una zona di greto sgombro dalla vegetazione si prosegue lungo l'acqua fino agli ultimi 3 risalti, più o meno facilmente aggirabili. Dopo l'ultima pozza si esce in riva sinistra (freccia gialla) attraverso la macchia e si prende subito un comodo sentiero che si trasforma presto in strada sterrata, raggiungendo senza altri problemi San Gavino.

Copyright © Cica Rude Clan.