Val Zemola

Bellissimo percorso in una forra profondissima e molto acquatica. Attenzione alla portata, sempre notevole.

Canyon incluso nel Progetto Pro Canyon

 

Difficoltà: v4 a5 IV
Periodo: da giugno a settembre, a seconda della portata
Lunghezza: circa 2,5 km
Dislivello: 300 m (1000 - 700)
Calate: 11, calata più alta 18 m
Ancoraggi: insufficienti nella parte superiore, ottimi in quella inferiore - 2001
Tempi: entrata inferiore: 15’ avvicinamento + 3h discesa + 20' rientro
entrata intermedia: 15’ avvicinamento + 4h discesa + 20' rientro
entrata superiore: 10’ avvicinamento + 5h discesa + 20' rientro
Navetta: 4 km circa
Materiale: 1 corda da 60 metri

 

Accesso
a valle o per entrata inferiore: da Longarone risalire la strada che conduce alla diga del Vajont e proseguire fino al paese di Erto. Superare il centro abitato e continuare, per circa 500 metri, in direzione Cimolais fino al ponte che scavalca la Val Zemola.
a monte per entrata intermedia e superiore: da Erto seguire la strada in direzione del Rif. Maniago; dopo circa 2 km l'asfalto finisce e si continua su sterrato per un altro 1 km circa. L’entrata intermedia si trova in prossimità di un’ampia curva a destra, sotto cui scende un ripido ghiaione che porta al greto. Per l’entrata superiore si prosegue per qualche centinaio di metri fino alla fine della strada, dove si incontra un pannello che indica l'inizio del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.

Avvicinamento per entrata inferiore: pochi metri a sinistra della cappelletta situata vicino al ponte sulla Val Zemola si trova un sentiero che sale ripido per pochi metri e poi si inoltra lungo la riva destra della forra, con passaggi molto aerei e piuttosto esposti. Dopo circa 15 minuti si giunge al greto.
Avvicinamento per entrata intermedia: scendere lungo il ghiaione al di sotto dell'ampia curva a destra e raggiungere l'acqua.
Avvicinamento per entrata superiore: al bivio subito dietro al pannello prendere a destra (freccia per il Rif. Maniago). Dopo poche centinaia di metri in pianura si può scendere al greto del torrente lungo il ripido fianco della strada, all'altezza dell'inizio della prima strettoia del percorso torrentistico.

Rientro: dopo l’ultimo salto si prosegue per un centinaio di metri e poi si risale "a vista" o in riva destra o in riva sinistra, riguadagnando la strada.

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