| Difficoltà: | v4 a3 IV | 
| Periodo: | maggio-settembre | 
| Lunghezza: | circa 2,3 km | 
| Dislivello: | 230 metri (1050-720) | 
| Calate: | circa 10, calata più alta 22 metri | 
| Ancoraggi: | sufficienti - 2013 | 
| Tempi: | 15' avvicinamento + 3h 30' + 15' rientro | 
| Navetta: | circa 5 km | 
| Materiale: | 1 corda da 60 metri | 
| Accesso a valle: dal col de St. Antoine (che si trova sulla D70, fra Sagone ed Evisa), si svolta in direzione di Vico, sulla D23, si attraversa il paese e si seguono le indicazioni per Soccia. All'ingresso del borgo si parcheggia nella piccola piazza della Mairie (municipio). | |
| Accesso a monte: circa 100 metri dopo il municipio si svolta a destra, si sale fino a dei vecchi trogoli restaurati. Da qui si continua in direzione del Lac de Creno. La strada asfaltata termina su un ampio spiazzo pianeggiante. | |
| Avvicinamento: si segue la pista che parte dallo spiazzo e la si segue fino al ponte che attraversa il torrente. | |
| Rientro: dal ponte si segue il sentiero in riva sinistra fino ad arrivare a Soccia, in corrispondenza del tornante che si trova nel centro del paese. Da qui si scende a destra fino alla piazza del municipio. | |
| Nota: su alcune carte topografiche e siti il torrente è indicato come Zoicu. In ambito torrentistico è ormai noto come Ziocu e neanche i residenti di Soccia non hanno chiarito il mistero. | |
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