Torrente Sansobbia

Il Rio Sansobbia scende dalla punta del Monte Beigua verso Occidente, fino a lambire il Colle del Giovo, e piegare verso Albissola; prima di distendersi definitivamente verso il mare, il torrente forma un'estetica goletta boscosa a monte della località di Santa Giustina, nel Comune di Stella, con roccia ben scolpita e passaggi interessanti, soprattutto quando la portata è consistente. Il percorso si presta certamente come prima discesa di stagione, o piccola palestra, sia per la facilità di accesso, sia per l'ambiente non troppo severo.

 

Difficoltà: v3 a2 II
Periodo: marzo-ottobre
Lunghezza: circa 1 km
Dislivello: 120 metri (540-420)
Calate: 7, calata più alta 16 metri
Ancoraggi: sufficienti - 2025
Tempi: 20' avvicinamento + 2h + 15' rientro
Navetta: possibile breve navetta di circa 1 km, per evitare 10' di cammino in salita al rientro
Materiale: 1 corda da 40 metri

Accesso: dal casello di Albissola si raggiunge la frazione di Santa Giustina nel Comune di Stella (SV), dove s'abbandona la SP 334 (bivio a destra per località Pianazza) e s'inizia a costeggiare il torrente in riva sx, trascurando una deviazione in salita a destra. Dopo una serie di belle case, in breve si raggiunge una secca curva a gomito, con antica cascina all'interno del bosco; sulla piazzola all'esterno di questa curva arriva la traccia di uscita dal torrente: si può quindi parcheggiare qui (3-4 posti) oppure 1 km più alto (2-3 posti) al bivio con un sentiero sterrato del Parco che si stacca a monte, segnalato da appositi cartelli (loc. Volpini; quota 485 m).

Avvicinamento: seguendo lo sterrato, si ritorna quindi in direzione del torrente (segnavia cerchio rosso). E dopo aver attraversato un fossetto laterale, si giunge infine ad intercettare torrente in coincidenza di un ponticello metallico gettato sopra una prima profonda incisione; evitando di attraversare questo ponticello, in breve si raggiunge il laghetto a monte dell'incisione, per breve traccia e comode placche di roccia (quota 540 m; 20' circa di cammino dal bivio).

Rientro: dopo l'ultima e più scenografica cascata, occorre ancora disarrampicare un paio di risalti in ambiente ormai piuttosto aperto, per raggiungere un laghetto con tubo nero di captazione sospeso a dx; qui si evita di scendere nel successivo laghetto, e si rimonta invece l'argine in riva sx, guadagnando così un'evidente e comoda traccia di uscita (ometto; quota 420 m circa) che poi traversa fino ad intercettare la curva a gomito sulla strada di accesso (5' di cammino sulla traccia + 10' sulla strada asfaltata per risalire al bivio segnalato).

Prima discesa: 4/4/2025 S. Rellini

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