Rio del Dente

Il percorso, molto semplice, è adatto ai neofiti: facili calate inframezzate da brevi tratti di marcia. Solo la penultima calata, in caso di portata significativa, può costituire un problema visto che scende in una stretta goulotte. Pur non andando mai in secca è in condizioni ideali dopo periodi di piogge. In condizioni idriche ideali e tenendo conto della splendida valle in cui si snoda tutta la gita, merita la discesa.

 

Difficoltà: v3 a2 III
Periodo: primavera ed autunno dopo piogge
Lunghezza: circa 0,8 km
Dislivello: 285 metri (670-385)
Calate:

8, calata più alta 23 metri

Ancoraggi: sufficienti - 2012
Tempi: 1h 45' avvicinamento + 2h discesa + 45' rientro
Navetta: 0 km
Materiale:

1 corda da 60 metri

Accesso: si lascia la autostrada A10 al casello di Genova Voltri. Si prende la SS1 Aurelia in direzione Savona, si attraversa tutta la delegazione di Voltri ed al termine, prima del ponte sul torrente Cerusa, si svolta a destra in direzione Fabbriche. La strada si inoltra nella valle per alcuni chilometri. Raggiunta Fabbriche si prosegue oltre fino alla frazione di Fiorino. Si continua oltre la chiesa fino ad uno spiazzetto sterrato di fianco ad un ruscello.

Avvicinamento: si prosegue per cento metri in pianura fino ad una cartiera, quindi si sale su una ripida stradina asfaltata, seguendo il segnavia "+ +" rosso. Attraversato un gruppetto di case si prosegue su sentiero e non lo si abbandona più. Sempre sul sentiero si attraversa il Rio delle Gave e si risale quindi su un costone che separa il Rio del Dente (n.b. il toponimo non compare sulle carte) dal Rio delle Gave. Giunti a quota 750 circa (ormai quasi in vista della soprastante strada del Passo del Faiallo, si taglia per ripidi prati, verso ovest, raggiungendo il greto del torrente a monte della prima strettoia degna di nota, poco più in alto della risorgenza che alimenta il rio.

Rientro: giunti alla confluenza col Rio Gardonea si seguono le tracce di sentiero in riva destra, giungendo quindi alla confluenza col Rio delle Gave. Da qui il sentiero passa in riva sinistra e prosegue a mezza costa (a parte un breve tratto in discesa) fino a ricongiungersi col sentiero percorso all'andata, attraversando qualche casa contadina lungo il percorso.

Nota: un minimo di gioia in più si può ottenere aggiungendo alla discesa del Rio del Dente la limitrofa strettoia (una calata con deviatore) del vicino Rio dell'Orso e cercando, dopo un'altra calatina, tuffi e scivoletti lungo il Gardonea e successivamente nel Cerusa fino alla riapertura della valle, poco prima di Fiorino (si esce in riva sinistra ricongiungendosi al normale sentiero di rientro).

Prima discesa:
11/11/2007 Sara Morando, Matteo Parmeggiani, Nanni Pizzorni, Roberto Schenone

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